
Professioni Sanitarie: quali sono esattamente?
Se siete interessati a lavorare come operatori nell’ambito della sanità ma non sapete bene come orientarvi, vi consigliamo di leggere la nostra guida al riguardo: di fatto oggi andiamo ad analizzare esattamente le professioni sanitarie, quali sono e in cosa consistono.
Elenco professioni sanitarie: quali sono in generale?
Le professioni sanitarie prevedono l’impiego di operatori nel campo assistenziale-sanitario, previo ottenimento di un’abilitazione riconosciuta dallo Stato italiano. Riguardo all’iter accademico per operare in quest’ambito, possiamo dire in primis che esistono ben 22 corsi di laurea a numero chiuso, e che per il loro accesso è previsto un unico test ingresso professioni sanitarie. Ma quali sono le professioni sanitarie a cui gli studenti possono ambire, esattamente?
Innanzitutto possiamo effettuare un primo elenco professioni sanitarie dividendole in quattro classi:
- Professioni infermieristiche e ostetriche
- Professioni sanitarie tecniche
- Professioni sanitarie della prevenzione
- Professioni sanitarie della riabilitazione
Professioni sanitarie: elenco specifico
Ognuna delle classi viste sopra comprende a sua volta delle figure lavorative ben precise: andiamo a vedere, dunque, quali sono le professioni sanitarie nel dettaglio.
Le professioni infermieristiche e ostetriche
- Infermiere generico
- Infermiere pediatrico
- Ostetrico
Le competenze infermieristiche si assimilano per certi versi a quelle dei medici. Gli studenti del corso di laurea in infermieristica, così come gli iscritti a una facoltà di medicina, si approcciano infatti a materie quali chimica, biologia o anatomia. Ovviamente in seguito i due percorsi si differenziano, in quanto le mansioni dell’infermiere si concentreranno maggiormente sull’assistenza ai pazienti. In particolar modo il lavoro dell’infermiere pediatrico si basa sull’assistenza ai malati e ai disabili in età evolutiva. La figura professionale dell’ostetrico, invece, si dedica interamente alle varie fasi della gestazione, ossia la gravidanza, il parto e il momento post-partum.
Quali sono le professioni sanitarie tecniche?
Qui di seguito trovate un elenco delle professioni sanitarie nell’ambito tecnico-assistenziale:
- Tecnico audiometrista
- Tecnico sanitario di laboratorio biomedico
- Tecnico sanitario di radiologia medica
- Tecnico sanitario di neurofisiopatologia
- Tecnico ortopedico
- Tecnico audioprotesista
- Tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare
- Dietista
- Igienista dentale
In sintesi, il tecnico sanitario sovrintende a delle procedure che permettono al medico di effettuare una diagnosi specifica. Pertanto le procedure tecniche in questione possono essere applicate tanto sulle persone quanto sui materiali biologici. Un discorso a parte concerne le figure del dietista e dell’igienista dentale. Il lavoro del dietista consiste nel mettere in atto e monitorare le diete prescritte da un medico, mentre chi ottiene la laurea da igienista dentale si occuperà della salute orale dei propri assistiti, cercando di prevenire eventuali patologie dentali.

Professioni sanitarie: quali sono quelle della prevenzione?
Le scienze delle professioni sanitarie della prevenzione formano essenzialmente questi operatori:
- Assistente sanitario
- Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro
Chi lavora nell’assistenza sanitaria si occupa dell’educazione alla salute attraverso piani e/o campagne di comunicazione. I tecnici della prevenzione, dal canto loro, si assicurano che negli ambienti sociali siano rispettate le norme igienico-sanitarie dettate dalla legge.
Le professioni sanitarie della riabilitazione
Gli operatori sanitari di quest’area si occupano della terapia riabilitativa fisica o psicologica, la quale può essere rivolta a persone appartenenti a varie fasce della popolazione. Ecco nello specifico quali sono le professioni sanitarie della riabilitazione:
- Fisioterapista
- Logopedista
- Podologo
- Educatore professionale
- Ortottista – assistente di oftalmologia
- Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva
- Tecnico della riabilitazione psichiatrica
- Terapista occupazionale
Test ingresso professioni sanitarie
I percorsi lavorativi presentati finora sono tutti diversi, così come lo sono gli iter accademici che li precedono. Tuttavia, come abbiamo visto all’inizio, il test d’ingresso è unico per tutti i corsi di laurea in professioni sanitarie (un altro punto in comune tra queste professioni, inoltre, è che sono tutte poste sotto vigilanza del Ministero della Salute).
La prassi prevede che le università con professioni sanitarie decidano singolarmente come sarà strutturata la prova d’accesso e la formulazione delle graduatorie, a differenza di quanto accade per il test di ammissione medicina o il test veterinaria: in questo caso è il MUR ad avere voce in capitolo. Tuttavia le università con professioni sanitarie tengono comunque conto di alcune direttive generali indicate dal MUR, come il giorno della prova, il numero delle domande e gli argomenti da inserire.
A tal proposito, il test ingresso professioni sanitarie prevede al suo interno 60 domande divise tra fisica e matematica, chimica, biologia, cultura generale e ragionamento logico; ogni candidato avrà 100 minuti per rispondere ai quesiti. Se supera il test rientrando in graduatoria, lo studente potrà accedere al corso di laurea prescelto. A chi intende intraprendere questo percorso, consigliamo di affidarsi ai nostri corsi preparatori Nissolino UniTest, dato che il test d’accesso è piuttosto impegnativo. Iniziate a prepararvi per il vostro futuro: compilate il form presente in questa pagina e sarete ricontattati per una consulenza gratuita.

Professioni sanitarie: test finale per l’abilitazione
Una volta superato il test d’ingresso, è possibile accedere dunque all’università con professioni sanitarie che avete scelto. Alla fine del percorso di studio, occorre superare invece la prova finale delle lauree triennali delle professioni sanitarie, la quale ha valore di esame di Stato abilitante. In questo modo lo studente potrà iscriversi all’Albo ed esercitare la professione.
In generale, ogni esame finale prevede:
- una prova pratica in cui lo studente dimostrerà di aver acquisito le conoscenze e abilità riguardanti la propria professione
- la redazione di un elaborato di tesi con relativa discussione, previo superamento della prova pratica
La prova finale di questi corsi di laurea è organizzata in due sessioni definite a livello nazionale con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di concerto con il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.