
Test Ingresso Fisioterapia: scopri come diventare fisioterapista
Chi si chiede come diventare fisioterapista deve in primis passare il test ingresso fisioterapia: oggi vediamo come funziona esattamente e quali obiettivi permette di raggiungere.
Test ingresso fisioterapia: le caratteristiche generali
Il corso di laurea in fisioterapia è triennale e a numero chiuso, come tutti i 22 corsi appartenenti all’ambito delle professioni sanitarie. Queste si dividono nei seguenti settori:
- Professioni sanitarie tecniche (che comprendono figure come il tecnico ortopedico, l’igienista dentale eccetera)
- Professioni infermieristiche e ostetriche (infermieri e ostetrici)
- Professioni sanitarie della prevenzione (assistente sanitario)
- Professioni sanitarie della riabilitazione (a cui apparterrà, tra gli altri, chi intende diventare fisioterapista)
Ora che abbiamo visto quali sono le professioni sanitarie, possiamo passare all’iter accademico necessario per poterle esercitare. Nonostante la peculiarità delle categorie lavorative elencate sopra, per accedere ai corsi di laurea di ognuna di esse è previsto un unico test ingresso professioni sanitarie. Chi desidera diventare fisioterapista dovrà quindi sostenere questo test, il cui svolgimento è deciso in parte dalle singole università e in parte dal MUR.
Chi sosterrà il test ingresso fisioterapia dovrà in primis consultare il bando emesso dall’ateneo presso il quale si terrà la prova. All’interno del bando sono contenute informazioni fondamentali sull’iscrizione al test di ammissione professioni sanitarie, relative in particolare alla procedura da seguire e alle scadenze da rispettare. Inoltre le università forniscono anche indicazioni sullo scorrimento graduatoria e il contenuto generale delle domande, pur tenendo conto delle direttive del bando MIUR riguardo alla struttura del quiz. Alcuni atenei scelgono invece di non produrre autonomamente le domande della prova ma di rivolgersi a un ente esterno come il Cineca.
Ciò che risulta sicuramente uguale per i test professioni sanitarie di qualsiasi ateneo, e dunque anche per il test ingresso fisioterapia, è che le domande verteranno slla cultura generale, logica, biologia, chimica, fisica e matematica.

Graduatoria del test ingresso fisioterapia
Il punteggio minimo per entrare a fisioterapia si aggira sui 50 punti: la selezione è più rigida rispetto ad altri corsi di laurea in quanto i posti disponibili sono pochi ma il numero di richieste è decisamente alto. Inoltre ogni corso di laurea in fisioterapia è una realtà a sé stante, dato che le università decidono a propria discrezione quanti posti assegnare di anno in anno (ad esempio all’Università di Torino sono solitamente in numero molto esiguo). Come abbiamo visto prima, infatti, la graduatoria relativa al test viene stilata autonomamente dalle singole università con professioni sanitarie, che decidono se farla per preferenza o punteggio.
Graduatoria per preferenza: in fase d’iscrizione al test ingresso fisioterapia, il candidato deve indicare tre preferenze tra i vari corsi di laurea delle professioni sanitarie. Nel caso preso in esame, chi ha indicato fisioterapia come prima scelta e ha ottenuto un punteggio elevato al test avrà più probabilità di entrare.
Graduatoria per punteggio: qui vale il principio contrario, in quanto il punteggio prevale sulla prima scelta. Dunque i posti disponibili nel corso di laurea in fisioterapia vengono assegnati partendo dal punteggio più alto.
In qualsiasi scenario, si può essere certi di una cosa: è necessario studiare con impegno e dedizione per il test ingresso fisioterapia, in modo da essere sicuri di ottenere un punteggio elevato che assicuri un posto all’università. E non c’è migliore assicurazione per il proprio futuro se non quella di rivolgersi a Nissolino UniTest: il nostro fiore all’occhiello sono i corsi preparatori, proprio come quelli per il test ingresso professioni sanitarie, per il test veterinaria o per il test di ammissione medicina. Se volete affidarvi al nostro metodo consolidato e ai nostri formatori specializzati, compilate il form presente in questa pagina: verrete ricontattati nel più breve tempo possibile per una consulenza gratuita.
Dopo il test ingresso fisioterapia: la laurea triennale
Se si è riusciti a passare il test ingresso fisioterapia, si possono affrontare i tre anni del corso di laurea: questi si articolano in periodi di studio e tirocini dove mettere in pratica le nozioni apprese. In generale, anche se ogni corso di laurea in fisioterapia è diverso, molte materie sono in comune: si tratta ad esempio di fisica, statistica, genetica, biologia, farmacologia, geriatria, scienze cliniche, patologia generale, fisiologia, metodologia della riabilitazione.
Durante il primo anno si affrontano esami di base e propedeutici a quelli degli anni successivi, solitamente incentrati su insegnamenti più specifici di stampo medico. La prova finale della laurea triennale in fisioterapia, dal canto suo, vale come esame abilitante alla professione ed è costituita da due fasi, dove la prima è una prova pratica in cui si dimostra di aver appreso le abilità necessarie a diventare fisioterapista. Se superata permette di accedere alla seconda fase, la quale consiste nella redazione di una tesi con relativa discussione.

Post-laurea in fisioterapia
Dopo il superamento del test ingresso fisioterapia, dei tre anni di studio e della prova finale, il laureato può decidere di specializzarsi ulteriormente: oltre al corso di laurea magistrale in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie, esistono anche diversi master in fisioterapia, nonché corsi di perfezionamento. Altrimenti, dato che la prova finale della triennale abilita direttamente alla professione, il laureato può anche decidere di entrare subito nel mondo del lavoro (ma non prima di essersi iscritto all’Albo dei Fisioterapisti). In generale chi si chiede come diventare fisioterapista sappia che questa figura si occupa di migliorare le condizioni di persone che hanno subito incidenti o soffrono di patologie che ne limitano i movimenti.
Perciò chi si laurea in fisioterapia avrà modo di intervenire sulle aree muscolo-scheletriche, neurologiche e viscerali dei suoi pazienti per restituire loro le capacità motorie. Per raggiungere quest’obiettivo, chi intende diventare fisioterapista dovrà effettuare un’anamnesi completa del proprio assistito, la quale sarà fondamentale per creare un piano terapeutico che comprenda esercizi su misura. Il lavoro del fisioterapista può essere svolto in centri di riabilitazione, in ospedali pubblici, in strutture mediche private o in centri sportivi.